26 dicembre 2005

Temi di discussione

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La Redazione

14 Comments:

Anonymous Anonimo ha detto...

I nuovi sensi di marcia e soprattutto la nuova segnaletica stradale...
Cui prodest?

12 gennaio, 2006 12:23  
Anonymous Anonimo ha detto...

Alla scuola per la formazione dei manager insegnano una cosa molto importante e "propositiva":
"Trasformare le criticità in opportunità".
Il manager è colui o colei che deve essere in grado di affrontare situazioni di crisi e risolverle senza avere necessariamnente a disposizione fondi sufficienti all'entità della crisi stessa.
Vogliamo fare un esempio pratico?
La massaia che fa sempre più fatica a fare quadrare il bilancio familiare avendo a disposizione sempre le stesse entrate a fronte di uscite continuamente in aumento!!!
Non vi pare sufficiente a rendere l'idea delle "criticità" e delle "opportunità"?
Già, ma quali sono le possibili opportunità?
Nell'epoca dell'usa e getta, della globalizzazione, della generalizzazione a tutto sommato delle approssimazioni su tutto e su tutti, c'è spazio per i piccoli?
i piccoli problemi, le piccole persone, i piccoli pesi politici, i piccoli strappi, le piccole ricuciture?
E per le piccole riparazioni?
quelle per le quali non c'è bisogno di grossi investimenti di capitale ma di tanti piccoli gesti di buona volontà.
Penso sempre alle donne che hanno fatto tesoro della manualità, che tanto peso ha avuto nella formazione delle nostre mamme e delle nostre nonne,imparando fin fa piccole a cucire, rammendare, ricamare, lavorare ai ferri o all'uncinetto.
Ma penso anche ai ragazzi che una volta, durante le vacanze scolastiche (e purtroppo non solo visto lo scarso grado di scolarizzazione dell'epoca!)andavano nelle botteghe artigiane ad imparare un mestiere che poteva sempre tornare comodo nella vita, anche quando si era destinati a fare altro.
E' rimasto qualcosa di quel mondo? qualcosa che possa ancora risultare utile e diventare una "opportunità" in questo perodo di "criticità"?
Esiste in altre parole qualcuno che si voglia industriare in piccoli lavori di riparazione domestica tipo la riparazione di una tapparella,la sostituzione di una presa elettrica, il montaggio di un mobile comprato perchè era un'occasione o cose del genere, per conto di famiglie che non hanno al loro interno componenti in grado di farlo ma nemmeno grandi disponibilità economiche per farlo?
Se si perchè non aprire una finestra sul giornale e dare voce alla soluzione dei piccoli problemi quotidiani? Non ci risolveranno i problemi delle bollette ma forse ci daranno un momento di respiro e ci rassereneranno in maniera suffuciente farci affronatare anche il problema delle bollette!!!
Propongo alla redazione di inserire una rubrica o uno spazio dove le persone in grado di effettuare le piccole riparazioni e risolvere i piccoli problemi di manutenzione domestica possano inserire i loro dati per essere contattati.

15 gennaio, 2006 15:32  
Anonymous Anonimo ha detto...

PER CHE SQUADRA TIFATE? E PERCHE' ?

17 gennaio, 2006 14:00  
Anonymous Anonimo ha detto...

Pietro, contento tu...! A me sembrano solo trovate elettorali, leggi buttate là a pochi giorni dalla fine della legislatura, come quella sulla legittima difesa o sulla depenalizzazione del vilipendio alla bandiera (ora sì che ne faranno carta igienica!). Il tutto in armonia con una politica in materia di giustizia volta a REPRIMERE I PIU'DEBOLI sempre più aspramente e a DEPENALIZZARE I REATI ECONOMICI E FAVORIRE L'EVASIONE FISCALE DEI RICCHI per avantaggiare (casomai ne avessero ancora bisogno) solo le classi più abbienti. Il concetto di fondo è che chi meno ha, più la prende nel **** e chi è ricco e potente lo sarà sempre di più, arrivando a smantellare le basi dell'ordinamento giuridico della Nazione per vantaggio personale o di pochi e tutti gli equilibri sociali! Ti invito a riflettere e ad aprire gli occhi: in Olanda, dove vi è una legalizzazione regolamentata delle droghe leggere, vi è una percentuale di tossicodipendenti minore che in Italia (grafico noi[IT] siamo arancione, l'Olanda[NL] violetto).Puoi leggere il resto qui. Quello che un'osservatore accorto vede e deduce, quindi, è che IN ITALIA SI FINANZIANO LE MAFIE (che vendono la droga senza controlli e che investano gli ingenti capitali ricavati per diventare sempre più potenti e controllare altri settori come la prostituzione e le armi)e CI SONO PIU' TOSSICODIPENDENTI (quindi,leggi repressive inutili). Oltre a questo, probabilmente, abbiamo più politici ipocriti e persone dalla doppia (e dubbia) morale, che dicono di voler salvare lo Stato da una minaccia e lo mettono nelle mani di una ben più grossa.
Dato che la marjuana non costituisce una piaga sociale più dell'alcool (immagina al volante una di quelle persone che si scola 10 birre al giorno nelle nostre osterie, per esempio) e non provoca più danni al fisico delle sigarette o di alcuni farmaci in commercio, vi sono 2 soluzioni: o si è coerenti e si reprime e proibisce tutto, ipotesi che ha una realizzabilità pratica nulla, o si regolamenta seriamente e si legalizzano le droghe leggere senza ipocrisie e pregiudizi, per il bene comune, istituendo luoghi appositi per il consumo e la vendita regolamentati. Personalmente, il vedere un ragazzo con la fedina penale sporca per aver fumato una canna e un industriale tranquillo nonostante un falso in bilancio milionario davvero non mi piace e mi indigna moltissimo! Le droghe si combattono con l'educazione e la sensibilizzazione. Trovo molto più efficaci gli spot che stavano facendo in TV ultimamente.

27 gennaio, 2006 16:31  
Anonymous Anonimo ha detto...

IO PROPORREI COME TEMA DI DISCUSSIONE LA FESTA PATRONALE: SEZIONE FOTOGRAFICA !

20 febbraio, 2006 13:51  
Anonymous Anonimo ha detto...

premetto, vivo a bitritto da solo 8 anni e conosco poco la reraltà storico-sociale del paese...ma secondo me il numero di circoli ricreativi presenti su piazza, villa e zone limitrofe e imbarazzante, sconcertante, deprimente, anche perchè toglie possibilità commerciali e di reale sviluppo del paese.forse sono gli unici che possono permettersi il pagamento di affitti, a questo punto presumo altissimi? un 8-10 attività commerciali in più forse porterebbero più sviluppo che tutte ste sedi di giocatori di carte, allenatori di calcio e giudici di miss italia!!!

04 marzo, 2006 16:18  
Anonymous Anonimo ha detto...

PIETRO MONCELLI:
NON SI POTREBBE PROPORRE UN REFERENDUM ALLA CITTADINANZA NEL QUALE CHIEDERE DI CELEBRARE LA FESTA RELIGIOSA A MARZO E QUELLA POPOLARE A FINE AGOSTO INSIEME ALLA FESTA DELL'EMIGRANTE ? CHE NE PENSATE ?

08 marzo, 2006 08:39  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sono perplesso!!!!!!!!!!!!!
Da tempo mi ripromettevo di venire a visitare questo sito, ma vuoi per cause tecniche, vuoi perchè i figli hanno il monopolio del computer, fino ad oggi non c'ero riuscito. Scusate se ho aperto questa mia "riflessione" con "sono perplesso" ma non ho trovato altre parole. Cercherò di spiegare, se ci riesco, il mio pensiero; ho letto in lungo ed in largo quasi tutti gli argomenti proposti dagli "amici" che hanno scritto sul blog, argomenti vecchi e nuovi, critiche e contro critiche, bestemmie, arrabbiature, sconforto, versioni ufficiali e non. Ne è uscito fuori una situazione secondo me paradossale, cioè che a Bitritto tutto va male e lo sfacelo la fa da padrone: strade disastrate, delinquenza, mancanza di controllo del territorio, parcheggi selvaggi, amministratori assenti, costruzioni abusive, clientele, sporcizia e chi più ne ha più ne metta. Ora, premesso che nessuno nega l'evidenza dei fatti, che tra l'altro rispecchia ormai una situazione generalizzata anche nei paesi limitrofi, è mio modestissimo parere che dovremmo smetterla di piangerci addosso. Tutti siamo capaci a lamentarci e a trovare del marcio dappertutto, quello che invece sarebbe auspicabile è che finalmente ai problemi cominciassimo a trovare delle soluzioni, a dare dei suggerimenti e dei consigli su quello che si potrebbe fare, intavolando delle discussioni positive, perchè costruire e meglio che distruggere. Amici, tramite questo BLOG (ecco una cosa veramente utile) abbiamo la possibilità di confrontarci e di dare vita a delle iniziative comuni. Cerchiamo di dare delle risposte concrete ai vari problemi, parliamone troviamo delle soluzionimi, inventiamoci qualcosa per movimentare il paese e, magari, prima o poi riusciremo anche ad incontrarci e a dare vita a quaqlcosa di veramente positivo. Vedrete che, a quel punto, anche gli amministartori dovranno muoversi e fare la loro parte, perche, non dimentichiamoci che, il paese è nostro, e, qui, dovranno viverci i nostri figli. Scusate lo sfogo, probabilmente sono un idealista, ma io, i problemi ho l'abitudine di affrontarli direttamente non di demandarli agli altri o di girargli intorno. Comunque, se quanto scritto va contro quelle che sono le prospettive di questo blog (ripeto, molto ben fatto, ma che forse si potrebbe sfruttare molto meglio e non solo per fare delle critiche), o se qualcuno petesse travisare quello che è il mio pensiero, assolutamente apolitico ed apartitico, autorizzo la Direzione a cestinarlo subito, caso contrario, sarò felice di sapere cosa ne pensate. Colgo l'occasione per augurare a tutti un buona.

12 aprile, 2006 00:53  
Anonymous Anonimo ha detto...

qual è la tua opinione sul centro sociale (o centro d'aggregazione o, ancora meglio, centro giovanile), idealista69? potrebbe essere un primo segnale della volontà giovanile di cambiare e "movimentare il paese", come tu stesso hai detto? considerando che la proposta è stata lanciata da un gruppetto di ragazzi poco più o poco meno che ventenni, io credo proprio di sì, cioè che sia una presa di coscienza e di posizione seria e forte per, ancora una volta, "movimentare il paese"; e tengo a ribadirlo, a mio avviso è un gesto, una tentativo di soluzione più che concreto.
fattio sentire, dacci la tua opinione e, possibilmente, il tuo appoggio...evviva il maggio francese e touraine, idealista69!

12 aprile, 2006 19:19  
Anonymous Anonimo ha detto...

VORREI SI PARLASSE DELL'EX ASILO "ZUCCARO" IN VIA APORTI.LA STRUTTURA E' ORMAI IN ROVINA E SAREBBE BELLO RECUPERARLA ANCHE PERCHE' HO VISTO CHE POSSIEDE UN BEL GIARDINO. CHE NE PENSATE ?

24 maggio, 2006 13:58  
Anonymous Anonimo ha detto...

pietro, come hai potuto leggere nel numero di marzo, nel trafiletto a pag. 5, l'IPAB, che detiene il pieno potere decisionale su quella struttura, non ci ha concesso neppure un'intevista nell'ambito della nostra inchiesta su questo problema; inoltre, dal momento che la documentazione sull'ex asilo è totalmente in possesso dell'IPAB stessa, capisci bene come sia quasi impossibile impostare un discors organico sulla struttura in sè...ecco perché ci siamo "limitati" a fare apertamente quialkche proposta denunciando ugualmente il silenzio e l'abbandono

24 maggio, 2006 14:14  
Anonymous Anonimo ha detto...

ISTITUZIONE DI PUBBLICA ASSISTENZA E BENEFICIENZA...
Le Istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza (Ipab) nel nostro Paese sono nate nel 1890 con la legge Crispi. Grazie a lasciti e fondi pubblici, nel corso di oltre cento anni questi istituti si sono impegnati, al più vario titolo, sul fronte sociale. In particolare le Ipab italiane hanno sviluppato due attività principali: la gestione di strutture residenziali per anziani, minori e portatori di handicap e quella di strutture prescolari (asili e scuole per l’infanzia) e scolari.
Novità fiscali

Il decreto di riordino delle Ipab affronta al capo I gli aspetti fiscali di questi istituti di assistenza, affermando "pari opportunità fiscali" fra organizzazioni non lucrative di utilità sociale e aziende pubbliche di servizi. A queste ultime, infatti, viene applicata la stessa disciplina fiscale delle Onlus: esenzione dalle imposte di registro legate alle variazioni statutarie e catastali, possibilità di ricevere donazioni, deducibili dalla dichiarazione dei redditi.






IO DIREI DI PARLARE CON IL SINDACO AFFINCHE' POSSA FAR SMUOVERE QUALCOSA. E' UN PECCATO CHE QUELLA STRUTTURA VENGA LASCIATA AL DEGRADO !

ALTRO TEMA DI DISCUSSIONE....L'ASILO MAI FINITO IN VIA RABIN NELLA ZONA SANTA COLOMBA....

24 maggio, 2006 15:50  
Anonymous Anonimo ha detto...

mi dispiace, ma il sindaco non ti aiuterebbe sull'IPAB: è in atto infatyti un contenzioso fra il comune e questa istituzione che ostacola completamente il dialogo democratico con la cittadinanza

quanto a quell'asilo, altro contenzioso: i tecnici incaricati dal comune stanno studuando per verficare l'appartenenza, la proprietà del suolo su cui è stata eretta la struttura...si pensa che, nel caso il comune riuscisse a vincere questo contenzioso, l'edificio possa essere affidato alla parrocchia per la casa della pace, dal momento che il macello comunale, rientrando in una zona residenziale secondo il nuovo prg, rimarrà molto probabilmente inutilizzato (sogno proibito per il CSA o CSOA)

24 maggio, 2006 17:40  
Anonymous Anonimo ha detto...

MI AUGURO ALLORA CHE LA STRUTTURA VENGA DESTINATA AD UN'ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER I DIVERSAMENTE ABILI.

24 maggio, 2006 17:57  

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