14 febbraio 2006

C'è futuro a Bitritto?

E' inutile nasconderlo: rispetto ai suoi primi giorni di vita, la situazione di questo blog sta scemando, probabilmente per il numero non proprio elevato dei suoi partecipanti.
Pur essendo appena sedicenne, mi pongo questo problema in modo forse eccessivamente pessimistico: quali PROSPETTIVE hanno il nostro giornale ed il nostro paese se tutto, o quasi tutto, come commentava Valerio nella tag board, va a finire "a male", per non utilizzare la stessa espressione dell'amico redattore?
Se ci siete ancora, voi 7-8-10 bloggers che all'inizio avete scritto con entusiasmo contribuendo ad alimentare un dibattito costruttivo ed impegnativo, rispondete, per cortesia, a questa domanda.
P.s.: sarà pure una citazione retorica ed infondata, ma la inserisco ugualmente; Peppino Impastato: "Loro [la mafia e il potere, nel caso del suo paese, Cinisi, ndr] non aspettano altro che il nostro disimpegno e il conseguente rientro nella sola vita privata". E allora che cosa può o deve fare una ragazzo come me residente a Bitritto? Pensare esclusivamente alla scuola, cercarsi il posto fisso, chiedere lavoro ai candidati alle comunali, asapirare ad una felicità domestica, "crescere" per strada o, magari, altro?
Non sto incolpando certamente nessuno; anzi, l'intenzione di questo post, come del resto quella degli altri recentemnte pubblicati, è rianimare la discussione, sperando che qualcuno faccia un salto sul blog.



Stefano Valerio

3 Comments:

Anonymous Anonimo ha detto...

Per me il lavoro è buono, calcolando che da appena 2 mesi se ne parla! continuate a lavorare e a promuovere i contenuti del blog sul giornale e si espanderà!
Poi magari potreste mettere contenuti più accativanti, chessò, le foto del direttore nudo..Ehm, no, mi sa che non è una buona idea! ^_______^ :P

14 febbraio, 2006 23:10  
Anonymous Anonimo ha detto...

Il blog come tante altre cose è un'esperienza. Come tante cose può avere successo o meno. Non devi prendertela se le cose non vanno come tu vorresti. Sei un ragazzo troppo intelligente da non capirlo. Ciò detto, avendo qualche anno in più, posso dirti che la vita presenta e presenterà sempre situazioni difficili, talvolta incomprensibili anche rispetto ad una razionalità oggettiva. Proprio per questo bisogna andare avanti. L'impegno e la passione per un mondo più giusto, più umano, più ..., si scontra spesso con ingiustizie e disparità di ogni tipo. Non per questo non bisogna continuare ad impegnarsi. La storia ci insegna che i progressi sociali sono una cosa difficilissima e lenta. Oggi, peraltro, in un mondo "governato" dai media e dai personaggi creati da questi, qualche difficoltà in più emerge. Pensa un attimo al servizio pubblico televisivo e ai personaggi e trasmissioni che ci propinano nelle ore di maggiore ascolto ... ci sarebbe da piangere. Programmazioni più serie (tante) ce ne sono, ma in orari proibitivi e di scarso appeal pubblicitario. In parrallelo, per non alimentare il pessimismo, posso dirti che accadono altre cose: maggiore coscienza ambientale, un'attenzione più etica nella produzione, più attenzione al volontariato, ecc. Certo non è molto, ma è pur sempre qualcosa.
La citazione sulla mafia è calzante, sarebbe necessario che fosse più conosciuta. Bigi.

15 febbraio, 2006 12:12  
Anonymous Anonimo ha detto...

secondo me dovremmo diffondere questa iniziativa di liberamente che tenta col blog di arrivare a tante persone (è bellissimo tutto ciò).ma c'è pure bisogno che i bloggers s'incontrassero realmente una volta al mese. è troppo comodo scrivere solamente, così non si quaglia niente...

17 febbraio, 2006 16:47  

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