29 aprile 2006

Abbiamo sensibilità per le ricorrenze civili?

Il 25 Aprile, Anniversario della Liberazione è passato, ma ben poco è stato fatto per celebrarlo da parte dell'Amministrazione Comunale. Anzi, se escludiamo la presentazione del libro (per il quale ringrazio comunque moltissimo l'ass. Natuzzi) di ieri da noi proposta e un manifesto bianco e rosso, davvero niente. Ancora più assordante è il silenzio di partiti e associazioni culturali, soprattutto del centrosinistra.
E' logico quindi aspettarsi che anche il 1 Maggio, Festa dei Lavoratori, riceverà lo stesso mesto trattamento da parte della nostra comunità.

Quest’anno, il 9 maggio, ricorre il 28° anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato, una vita passata a lottare contro la mafia, ucciso nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978 dai sicari del boss mafioso Tano Badalamenti. (Quanti di voi hanno visto il film "I 100 passi"? Chi ancora non lo ha visto è invitato caldamente a farlo al più presto). Anche per questa ricorrenza non si è mosso nessuno. Sarebbe bello vedere qualcuno della giunta intitolare una struttura pubblica o una via a questa persona normale, nè santo nè filosofo, che ha immolato la sua vita per combattere la mafia nel suo paese, dando esempio di altissimo senso morale e civico e di coraggio.

Questo Paese e le Associazioni che lo popolano devono imparare ad avere una maggior considerazione e sensibilità verso le ricorrenze civili. Non è possibile che per Santi e Madonne ci si faccia in quattro e per quelle ricorrenze che dovrebbero rafforzare la nostra identità nazionale e il senso civico di appartenenza ad una comunità, non si faccia nulla se non un lungo weekend.


Vito Macchia e Francesco Albanese

5 Comments:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ringrazio gli amici della redazione di LiberaMENTE x aver accettato la proposta di fare omaggio al grande Peppino Impastato xsona che ha lottato contro la volonta' della sua famiglia contro la mafia.
E anchio come i compagni del circolo di San Giovanni di Marignano(RN),voglio fare un appello alla nostra amministrazione cosi come hanno fatto i Compagni di Marignano :

Omaggio a Peppino Impastato

Quest’anno, il 9 maggio, ricorre il 28° anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato, una vita passata a lottare contro la mafia, ucciso nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978 dai sicari del boss mafioso Tano Badalamenti.
Peppino è stato conosciuto dal grande pubblico attraverso il film “I cento passi” del regista Marco Tullio Giordana, un film che suscita momenti di grande commozione.
Io, Peppino, l’avevo conosciuto in quel maggio ’78, quando i giornali parlarono della sua morte, che ho vissuto come quella di un amico; era nato come me nel 1948, e, come me, era stato militante di Lotta Continua e poi di Democrazia Proletaria.
Stampa, forze dell’ordine e magistratura dissero prima che si era trattato di un atto terroristico in cui l’attentatore sarebbe rimasto vittima, poi parlarono di suicidio.
Leggendo della sua vita, delle sue lotte, dei suoi ideali, non ho mai creduto nemmeno un attimo a queste versioni dei fatti: era chiaro, sin da subito, che Peppino era stato assassinato dalla mafia.
La sua vita. Era nato a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa e, ancora ragazzo, aveva rotto i rapporti col padre, che l’aveva cacciato di casa. Nel 1965 fonda il giornalino “L’idea socialista” e aderisce al Psiup. Dal 1968 in poi partecipa ai gruppi della Nuova Sinistra. Conduce le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell’aeroporto di Palermo, degli edili e dei disoccupati.
Nel 1975 costituisce il gruppo “Musica e cultura”, che svolge attività culturali; nel 1976 fonda “Radio Aut”, con cui denuncia quotidianamente i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini e, in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti.
Il programma più seguito era “Onda pazza”, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e politici.
Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, in corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo al Consiglio comunale. Grazie all’attività del fratello Giovanni e della madre Felicia, che rompono pubblicamente con la parentela mafiosa, e del Centro di documentazione di Palermo, viene individuata la matrice mafiosa del delitto e sulla base della documentazione raccolta e delle denunce presentate viene riaperta l’inchiesta giudiziaria.
Dopo tanti anni di alterne vicende, il 5 marzo 2001, la Corte d’assise ha condannato Vito Palazzolo, sicario mafioso colpevole dell’assassinio, a 30 di reclusione e Gaetano Badalamenti, il mandante, all’ergastolo.
Gli amici di Peppino ultimamente hanno rivolto un appello a tutti i comuni Italiani per intitolargli una
via ; aderiamo anche noi a questa bella iniziativa e rivolgiamo lo stesso appello al nostro comune: una piccola ma significativa iniziativa per mantenere vivo il ricordo del coraggio e della passione civile di Peppino Impastato, nella memoria delle giovani e future generazioni.

CASADEI MENGHI ANTONIO

30 aprile, 2006 00:13  
Anonymous Anonimo ha detto...

mille grazie a vito e francesco. poco fa, quando ho aperto il blog, mi avete regalato veramente un momento di intensa commozione: proprio ieri, infatti, ho acquistato il libro di Salvo Vitale, compagno di lotta di Peppino Impastato, dal titolo "Nel cuore dei coralli", dedicato appunto al militante di Democrazia Proletaria, che si apre proprio con quella foto del Centro di documentazione. in realtà, in questi giorni mi stavo chiedendo se sarebbe stato opportuno postare qualcosa riguardo all'anniversario di morte de "lu nipute di manzella", come era ribattezzato a cinisi in modo dispregiativo Peppino, ma mi avete preceduto...ancora grazie.
Al di là dell'emotività, il blog richiama prepotentemente l'attenzione sullo scarso impegno realmente politico-civile dei partiti locali, poco sensibili all'organizzazione di eventi culturali in paese. dove sono la sinistra giovanile, i giovani della parrocchia e, magari, anche quelli che si riconoscono nel centrodestra? noi come LIBERAmente ed associazione "la luna nel pozzo" cerchiamo di esserci, sveglia!!!!!!!!!!!!
p.s.: scusate gli errori di forma, ma tenevo particolarmente a cuore questo argomento

30 aprile, 2006 08:44  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao rifondarolo!! Prima di tutto voglio dirti che il mio film preferito,quello che mi ha fatto piangere mille volte,che mi ha fatto capire molte cose,che mi ha aiutato a chiarire le idee e che tutt'ora continuo a vedere quasi ogni giorno,è proprio:"I cento passi".Questo secondo me è un film che tutti dovrebbero vedere al più presto....
Per me Peppino è stato e sarà sempre formidabile,insostituibile,unico..persone come lui sono difficili da trovare.
Lui addirittura è riuscito a schierarsi contro la famiglia,pur di combattere la mafia.
Bè,una persona così dovrebbe essere ricordata sempre,in ogni momento della nostra giornata...quindi sono pienamente daccordo con te,spero tanto che gli amministratori accettino la tua bellissima proposta!!! IO SONO CON TE...ciao

30 aprile, 2006 17:15  
Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie per aver ricordato l'esistenza di un vero eroe.

07 maggio, 2006 19:23  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sono contentissimo di questa iniziativa...finalmente qualcuno si ricorda dei veri eroi...per me lo è come pochi, io ho conosciuto la sua storia grazie al mio prof. di Filosofia ai tempi del liceo. Da allora è il mio mito..grazie grazie grazie peppino, e grazie anche a voi...

25 giugno, 2006 20:07  

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