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29 gennaio 2006

Mazinga VS Mazinga



Questo post nasce da un mio sfogo personale, realizzato nella forma grafica che vedete qui sopra. In realtà, me lo porto dietro da un bel pezzo. Ogni volta che passo davanti a quel monumento deforme e insignificante nella sua enormità (a prescindere dalle condizioni in cui è tenuto) non riesco a trattenere il disprezzo viscerale che la sua vista mi provoca. Così, qualche giorno fa, programma di grafica alla mano, ho realizzato un mio sogno. Il vero Mazinga che viene e lo fa fuori, liberandocene. Si, perché sono ben conscio che, con le priorità che ha adesso il Comune e la poca disponibilità di cassa, quel monumento allo spreco di danaro pubblico (la definizione non è mia ma la condivido appieno) rimarrà lì dov’è ancora per un bel po’. Magari tutti si rassegneranno a vederlo lì dov’è e quando sarà già nei ricordi d’infanzia di più generazioni non lo si vorrà più rimuovere.
Non è, come qualcuno potrebbe pensare, che io ce l’abbia con un simbolo di pace. Io ce l’ho con quel particolare simbolo di pace. Rimpiango l’assetto della villa comunale di prima, col bel monumento ai caduti che ora si trova nella villa dei bersaglieri. Un monumento ai caduti che si rispetti, privo di retorica fascistoide (come, ad esempio quello di Sannicandro) ma consono al suo ruolo di commemorazione di chi ha dato la vita per la Patria, permettendoci di vivere in un paese (abbastanza) democratico. Monumento che probabilmente adesso si trova in un posto migliore, più riparato dai vandali.

E il nostro Mazinga, invece??? Senza stare a spendere ulteriormente parole su quanto sia brutto, non sarebbe stato meglio che al suo posto ci fosse stata un’area giochi per bambini o meglio ancora una piccola cassa armonica fissa, o una piccola conchiglia/anfiteatro, tale da permettere di avere un posto per rappresentazioni musicali e teatrali o perfino concerti all’aperto? Chissà, forse un bel giorno…

Per il momento, lascio questo post provocatorio in questo spazio libero. Non mi illudo che esso possa servire a ciò che mi auguro un giorno accada: che finalmente non prendano più in giro i bitrittesi a causa di questo coso monumento e possiamo avere una villa più decente.

Mi auguro, invece che tutti quelli di voi che vogliono rappresentare graficamente o in altra forma, a seconda della vostra creatività, un commento positivo o negativo su Bitritto, ce lo inviino così noi lo pubblicheremo sul blog e, perché no, se ben riuscito anche sul giornale.
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Vito Macchia