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25 maggio 2006

Bitritto è spenta davvero?


Nello scorso numero un nostro giovanissimo redattore, Alessandro Natalino, ha scritto un breve pezzo sul disagio giovanile a Bitritto e il senso di smarrimento e noia che un ragazzo senza automobile è costretto a sopportare nel nostro paese. Lo stesso Alessandro si chiede se qualcuno di voi bloggers ha delle soluzioni.
Io personalmente mi chiedo se esistano davvero, queste soluzioni: basta vedere come è stata trattata da chi di competenza, anche abbastanza inspiegabilmente, un avvenimento interessante come la mostra del pittore Gianni Roppo detto Giaro, "Segni indelebili", in corso alla sala castello dal 20 al 28 Giugno: patrocinio fittizio del comune (l'artista si è stampato da solo il manifesto e nessuna ma proprio nessuna autorità è andata a dare il saluto all'inaugurazione). Perfino noi del giornale lo abbiamo saputo quasi per caso e in ritardo proprio dallo stesso Gianni. Nel prossimo numero pubblicheremo un breve pezzo sulla mostra, ma se potete vi consiglio di andare a vederla. Non risolverà i problemi giovanili ma è davvero interessante.

Vito Macchia